G20 Venezia: il Veneto quarto per investimenti fissi lordi
Il Veneto stupisce il G20 a Venezia. Ottime posizioni anche di Emilia Romagna, Campania, Puglia. Mezzogiorno al primo posto per produzione di verdure
La fonte
Come si spiega che l’Italia sia la terza potenza industriale d’Europa e l’ottava economia mondiale?
Risponde a questa domanda il report “G20 and the Italian economy. Key indicators to be kept in mind” (“Il G20 e l’economia italiana. Indicatori chiave da tenere a mente”), redatto in occasione della Presidenza italiana del G20 dalla Fondazione Edison e dal Centro di ricerche in analisi economica e sviluppo economico internazionale (CRANEC) dell’Università Cattolica.
Si tratta di oltre 80 pagine di tabelle redatte in buona parte secondo un criterio che considera l’Italia non nel suo insieme ma secondo le sue specifiche realtà territoriali.
Il report riporta alla memoria, come metodo di analisi su base disaggregata, l’ingiustamente dimenticato “Tre Italie – La problematica territoriale dello sviluppo italiano” di Arnaldo Bagnasco (1970).
Il Veneto
Ecco quindi che vediamo confrontate con i Paesi del G20 non l’Italia ma le singole regioni italiane. Spicca quindi il quarto posto del Veneto (dopo India, Cina e Indonesia) per crescita degli investimenti fissi lordi nel quadriennio 2015-18. La regione si colloca ben prima degli USA (settimi) e di Francia e Germania (ottavi). Sedicesimi e diciannovesimi i due BRIC Russia e Brasile.
Sempre per crescita degli investimenti fissi lordi, dopo il Veneto figurano l’Emilia Romagna e la Campania (sesti) e la Puglia (settima), ancora se confrontati coi Paesi G20.
Il Nordest (Veneto, Friuli, Trentino Alto Adige) scende di una sola posizione (dopo India, Cina, Turchia, Indonesia) per crescita del valore aggiunto manifatturiero.
L’Italia
Relativamente agli indici che riguardano l’Italia nella sua totalità vale il terzo posto del nostro Paese in quanto a lotta alle emissioni di anidride carbonica, che addirittura precede il Regno Unito pur essendo esso fra i primi ad iniziare la lotta all’inquinamento, nel Dopoguerra.
Al primo posto l’Italia (2018) per produzione di verdura pro capite, in particolare per carciofi e olive. Disaggregando il dato il primato va tutto al Mezzogiorno.
Italia ancora al primo posto per la costruzione di super yacht (da 38 a 70 metri di lunghezza) e per la crescita delle esportazioni di farmaci (2019).
Non mancano le curiosità: Italia al primo posto (e ci mancherebbe altro che non fosse così) nella bilancia commerciale di macchine per panificazione e macchine per la preparazione industriale o la fabbricazione di spaghetti.
Perché questo report
“L’economia italiana è nota soprattutto per i suoi punti deboli: un debito pubblico elevato in percentuale del PIL; tassi di crescita modesti negli ultimi 20 anni; una pubblica amministrazione piuttosto inefficiente; e il divario di sviluppo tra Italia centrosettentrionale e meridionale.” Dichiara Marco Fortis, direttore della Fondazione Edison. “Molto meno conosciuti sono invece i settori più dinamici dell’economia italiana e altri importanti punti di forza. La Presidenza italiana del G20 è quindi un’occasione unica per focalizzare l’attenzione anche su di essi.”
Pietro Casetta
A questo link il report completo “G20 and the Italian economy. Key indicators to be kept in mind”: