“LUIGI PICCINATO” DI ELIO FRANZIN

 

Elio Franzin “Luigi Piccinato e l’antiurbanistica a Padova – 1927-1974”. Con alcuni scritti padovani di Luigi Piccinato. Prefazione di Lionello Puppi. Padova, Il Prato, 2004.

 

Pubblicata su “News Regione”, newsletter del Consigliere Regionale veneto Iles Braghetto, n. 18 del 16-31 luglio 2004.

 

Ingiustamente trascurato dalla storia del Novecento padovano, Luigi Piccinato è l’autore di ben cinque piani regolatori di questa città: dal primo del 1927, alla “Variante Generale” del 1974, in realtà una rivisitazione radicale del precedente Piano del 1954, anch’esso del Piccinato.

Nonostante l’enorme prestigio nazionale e internazionale di questo personaggio, da più parti definito il fondatore dell’architettura organica in Italia e dell’urbanistica italiana, la classe dirigente padovana (non solo democristiana) non seppe quasi mai sfruttare e riconoscere le sue capacità professionali. La prima delibera di tombinamento del Naviglio Interno, ad esempio, venne approvata all’unanimità del Consiglio comunale, nonostante il Piano regolatore di Piccinato, adottato il precedente anno 1954 non prevedesse affatto questo nefando intervento.

Perché dunque la Democrazia Cristiana padovana, dopo aver incaricato Piccinato della redazione del Piano regolatore, si occupa di stravolgerlo invece che di applicarlo? Ricercare la risposta a questa domanda nelle “molte anime della Dc” potrà forse risultare efficace, ma senz’altro insufficiente. Negli anni Cinquanta e Sessanta gli attori del potere a Padova non sono solo i democristiani. Vi sono anche altri forti poteri: quello accademico, quello bancario e quello imprenditoriale (specificamente rappresentato dalle imprese di costruzione) che condizionano pesantemente lo sviluppo della città. Una delle più evidenti manifestazioni di questa alleanza di poteri la si ebbe con la creazione del quartiere Largo Europa, dove la speculazione edilizia, la distruzione monumentale (soprattutto con riferimento al cinquecentesco Palazzo Arnhold) e lo stravolgimento urbanistico trovarono la loro massima espressione.

Ripercorrere con le pagine di Franzin le vicende padovane di Piccinato significa quindi rivisitare non solo una buona parte della storia cittadina, ma anche un periodo importantissimo della storia della Democrazia cristiana, non solo padovana ma nazionale. È il caso, per esempio, della legge urbanistica presentata dal ministro Fiorentino Sullo, ampiamente sostenuta da Piccinato, e respinta nell’estate del 1964. Sullo era democristiano (di stampo cattolico riformista), tanto quanto il governo che respinse questa sua iniziativa. Un altro caso di “molteplicità di anime nella Dc”? Leggendo il testo di Franzin si è portati a ricercare la risposta a questa domanda non solo all’interno della Dc, ma anche all’interno degli obiettivi del tentato colpo di stato del 1964. Ecco nuovamente degli “altri” poteri forti, questa volta su scala nazionale.

Pietro Casetta

A Franzin il nostro augurio di ritrovare al più presto il testo che riporta la biografia di Fiorentino Sullo, del quale sappiamo egli è alla ricerca. Siamo certi che una rilettura da parte sua di quest’opera potrà portare interessanti considerazioni circa la storia del nostro Paese e della Democrazia cristiana.

Se qualcuno ne possiede una copia, gli chiediamo di poterla consultare.