Luigi Configliachi – Cenni scientifici del Viaggio fatto l’autunno 1834

Luigi Configliachi non fu soltanto il creatore dell’omonimo istituto padovano per i Ciechi, il secondo in Italia. Configliachi era anche uomo di fiducia dell’Imperatore d’Austria, che lo incaricò di effettuare questo viaggio nell’impero allo scopo di relazionargli circa le effettive condizioni del medesimo. Il viaggio del Configliachi avvenne nel 1834, e di esso si conserva questo importante resoconto, illuminante non soltanto per le condizioni dell’impero in esso descritte, ma per i numerosi riferimenti tecnologici, geografici, didattici.

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La mia intervista (12 minuti) del collega Fabrizio Stelluto su 7 Gold, con cui presento il saggio.

Questo lavoro non sarebbe stato realizzabile senza il contributo di enti, studiosi e amici, che ringrazio calorosamente. In particolare, si sono rivelati indispensabili i contributi di:

dr. Paolo Maggiolo – Biblioteca Universitaria di Padova, per avermi fornito l’indicazione che mi ha permesso di individuare l’autore del manoscritto che qui si pubblica;

ph.d. Marta Vaculínová e Mgr. Marie Klučinová – Biblioteca del Museo Nazionale di Praga, per avermi trasmesso la riproduzione del manoscritto e aver concesso l’autorizzazione alla pubblicazione delle tavole, oltre che per la grande collaborazione e cortesia;

miss Kirsten van der Veen – Special Collections Department, Smithsonian Institution Libraries, e miss Erin Clements Rushing – Digital Services Division, Smithsonian Institution Libraries, per avermi trasmesso copia del manoscritto in possesso della loro biblioteca  consentendomi quindi di effettuare il confronto anche con questa versione, e per la grande collaborazione e cortesia.

Altrettanto importanti i contributi di:

dr. Maurizio Bossi – direttore del Centro Romantico del Gabinetto Vieusseux di Firenze, per avermi trasmesso copia integrale del fondamentale Quaderno del Centro Romantico “Le istruzioni scientifiche per i viaggiatori” realizzato da Silvia Collini e Antonella Vannoni;

prof. Luca Ciancio – Università degli Studi di Verona, per avere esaudito le richieste bibliografiche da me espostegli al di là di quanto gli avevo richiesto, fornendomi testi che, fra le altre, hanno dimostrato quanto egli abbia saputo intuire le mie necessità;

dr. Alexander Di Bartolo – Università di Pisa, per avermi trasmesso il testo, fondamentale per questo lavoro, con la sua traduzione in italiano delle Istruzioni per i viaggiatori di Linneo;

sign. Annamaria Di Franco – Centro di Ricerca per l’Enologia in Asti, per l’utile bibliografia e le ulteriori indicazioni bibliografiche fornitemi sui vini ungheresi;

dr.ssa Francamaria Galante – Accademia Olimpica di Vicenza, per la sua lunga lettera, corredata da un’esauriente bibliografia, con la quale mi ha descritto l’opera e la personalità di Francesco Secondo Beggiato permettendomi di contestualizzare correttamente questo personaggio;

signor Andrea Callegaro – Biblioteca dell’Orto Botanico dell’Università degli Studi di Padova, per avermi fornito l’unica immagine esistente di Luigi Configliachi e avermi autorizzato a pubblicarla;

il personale della Biblioteca Universitaria di Padova, sempre molto cortese e competente, nonostante le difficoltà dovute ad una gestione dei beni culturali del nostro Paese non in linea con i progressi registrati all’estero.

Ringrazio infine e con affetto gli amici:

prof. Giuseppe Longo – Università di Verona, e dr. Giuseppe de Concini, per aver curato la traduzione delle parti del manoscritto redatte in latino;

prof. Francesco Vallerani – Università di Venezia, per i preziosi consigli;

dr. Giorgio Novello, per avermi suggerito lo stile da adottare nella Prefazione, che ho poi sviluppato autonomamente e della quale resto unico responsabile sia per la forma sia per i contenuti;

prof. Elio Franzin, per avermi illuminato circa la questione dei parroci agronomi e per i sempre utilissimi consigli;

mia sorella Giovanna, per aver provveduto alla supervisione delle traduzioni in inglese.

Dedico questo lavoro a mia moglie Cinzia, ai miei figli Lorenzo e Marianna, e ai loro cugini Brahim Alberto, Mattia, Amir, Federico, sperando che questo li aiuti a capire che studiare e giocare è egualmente importante. E che in fondo è la stessa cosa.