L’Orto Botanico e il Giardino della Biodiversità
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Dai veleni del Rinascimento alle biodiversità del Ventunesimo secolo
L’antico Orto Botanico verrà visitato con gli occhi di chi, nel Cinquecento, lo realizzò, ovvero attraverso il racconto del celebre scrittore statunitense Nathaniel Hawthorne La figlia di Rappaccini (tradotto anche come La vergine dei veleni). L’attualissimo Giardino della Biodiversità verrà considerato come un viaggio nell’evoluzione delle piante, nella bioarchitettura, nel futuro dell’umanità.
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Il percorso e alcune tappe
L’Orto Antico – Il disegno architettonico
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ed inoltre:
I canali che lo cingono e i loro ponti La sorgente a temperatura costante La grande Palma di Goethe
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e poi…
I luoghi de La Vergine dei veleni,
dal racconto di Nathaniel Hawthorne
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La “statua raffigurante Vertumno”
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ed inoltre:
La “fontana di marmo scolpita con rara arte” La pianta velenosa che portò alla morte i due protagonisti
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e ancora…
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Il Giardino della Biodiversità
fra bioarchitettura e biotecnologia
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La struttura Gli interni e i biotopi Gli effetti scenografici
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ed inoltre:
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Si ringrazia la fotografa Alessandra Toninello e la modella Lisa Pietrobon per la foto di apertura e la gentile concessione a pubblicarla.
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Durata
Un’ora e trenta minuti.
Stagioni consigliate
Tutte
Minimo 20 persone. Possibile anche con piccoli gruppi di amici o famigliari.