LA GALLINA PADOVANA DAL GRAN CIUFFO
con pranzo al Ristorante “Ai Navigli”
e visita ai vicini affreschi trecenteschi che ritraggono il pregevole pennuto
Arrivò a Padova nel Trecento per merito di un illustre scienziato padovano frequentatore della Corte reale polacca, che rimase colpito dal suo gran ciuffo. E fu qui a Padova che venne studiata, dipinta e ribattezzata “Gallina Padovana”.
Poi la minaccia di estinzione: troppo piccola, sebbene gustosa, per sopravvivere all’ondata di consumismo del Secondo dopoguerra mondiale, sopravvisse solo in pochi allevamenti amatoriali.
Ma da circa trent’anni, grazie all’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente “San Benedetto da Norcia” e all’Associazione Pro Avibus Nostris, pur rimanendo una razza rara e pregiata ha potuto ritornare a tavola.
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Padova Originale ripropone la Gallina Padovana con la collaborazione del giovane staff del Ristorante “Ai Navigli” e della sua titolare Elena Bernardi, non prima di averne visitato la più antica rappresentazione risalente al Trecento e custodita nel vicino Oratorio di San Michele.
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I menù possibili
Antipasto
Millefoglie di baccalà mantecato
Sarda in saòr
Seppia al nero con polentina
Il “saòr è il tipico condimento veneto ottenuto lasciando macerare in olio e aceto cipolla e uvetta Il “nero” di seppia è il liquido scuro secreto dalle seppie.
Primo piatto
Risotto al brodo di Gallina Padovana
L’autenticità della Gallina Padovana è garantita soltanto dalla certificazione del Presidio Slow Food, riprodotta sulla cialda ovale posta sul piatto in cui è servita.
Secondo piatto
Gallina Padovana in canevéra
con contorno di scorzonera
La “canevéra” è un particolare condimento ottenuto con l’uso di molti aromi, fra cui i chiodi di garofano, il rosmarino, la cannella, la scorza d’arancio, il limone.
La “scorzonera” è un ortaggio molto scuro al di fuori e bianco all’interno. Il nome peò non deriva da questa apparenza ma da catalano ”escurçonera”, quindi da “escurçó” che significa “vipera” in quanto le sue radici erano ritenute un antidoto contro il veleno delle vipere. Questo non è vero. Ciò che è vero è che si tratta di un ottimo ortaggio.
Dessert
Tirami su, tipico dolce veneto
Bevande
Raboso dei vicini Colli Euganei
Acqua, Caffè
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Oppure…
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Insalata tiepida di Gallina Padovana dop
con il suo fondo di riduzione su polentina morbida
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Risottino di gallina padovana dop mantecato
con vino Raboso dei Colli Euganei
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Trancio di Gallina Padovana ”in canevera”
(antica ricetta che prevede una cottura lenta e molto lunga con spezie e mele )
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In abbinamento:
vino Merlot dei Colli Euganei
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Il pranzo, o la cena, saranno preceduti dalla visita al trecentesco Oratorio di San Michele e ai resti dell’adiacente Cittadella fortificata padovana.
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L’Oratorio di San Michele contiene la rappresentazione della Gallina Padovana ritenuta la più antica, e altre curiosità quali gli “angeli chiacchieroni” e i vecchi “casoni” in cui abitavano i contadini poveri padovani sino a qualche decennio fa.
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La CittadellaFortificata è situata accanto alla confluenza dei due fiumi padovani, e accanto alla Specola (uno dei più antichi osservatori astronomici del mondo; la visita si effettuerà dall’esterno).
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I menù possono subire variazioni dovute alla stagione e alla disponibilità degli ingredienti. Le relative immagini sono indicative non illustrative.
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Si ringrazia il prof. Gabriele Baldan, docente presso l’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente “San Benedetto da Norcia” e presidente dell’Associazione Pro Avibus Nostris per la cortese disponibilità. La foto principale è stata pubblicata per concessione dell’Associazione Pro Avibus Nostris.
Durata
Un’ora e trenta minuti circa per la visita, poi il pranzo o la cena.
Stagioni consigliate
Tutte.