Una tradizione che dura da oltre mezzo secolo: nel 1964 l’Italia terza nello spazio dopo Urss e Usa

 PRONTO PER IL LANCIO IL VEGA 16 DI AVIO SPA: il decollo la notte fra il 18 e il 19 giugno

Il Senior Vice President di Avio Spa Giorgio Novello: “La storia italiana della conquista dello spazio vive una nuova tappa entusiasmante”

 

Dopo l’ovvia battuta di arresto imposta dal Coronavirus anche ai lanci spaziali, riprende l’attività missilistica di Avio Spa, l’industria aerospaziale italiana di Colleferro che fra il 18 e il 19 giugno lancerà il sedicesimo vettore Vega.

L’annuncio, dato dalle agenzie stampa, era stato anticipato una settimana prima dal Senior Vice President di Avio Giorgio Novello con un post sul suo profilo Facebook. L’ambasciatore dichiarava che gli esperti e i tecnici di Avio erano partiti “per lo spazioporto europeo di Kourou, in Guyana francese, per avviare la preparazione del 16º volo del lanciatore italiano ed europeo Vega, che collocherà in orbita oltre 50 satelliti di una dozzina di paesi diversi.”

Il diplomatico continua il suo messaggio ricordando che nel 1964 “col primo satellite San Marco, costruito in Italia e messo in orbita da ingegneri e tecnici italiani con un lanciatore di tipo Scout dagli Stati Uniti, l’Italia divenne il terzo Paese al mondo a collocare in orbita un proprio satellite nazionale, preceduta solo dall’URSS e dagli Stati Uniti.”

L’Italia vanta dunque una tradizione aerospaziale di tutto rispetto. A maggio 1975 dalla base spaziale italiana San Marco di Malindi, in Kenia, venne lanciato il satellite statunitense SAS 3. Fu l’ultimo lancio effettuato da quella base, che collocò in orbita satelliti statunitensi, britannici e soprattutto quattro dei cinque satelliti del progetto italiano San Marco.

Credit foto: avio.com