I lanciatori Vega dell’italiana Avio Spa tornano a volare

 

Un solo razzo, il Vega 16 (VV16), ha portato in orbita 53 satelliti di 13 Paesi

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Fonti di Arianespace, la società internazionale che commercializza i missili lanciatori europei Vega dell’italiana Avio Spa, hanno fornito ulteriori dettagli sul successo del sedicesimo volo, decollato dalla base di Kourou in Guyana Francese mercoledì 3 settembre alle 3:51 ora italiana.

Da quanto si apprende emerge con ulteriore chiarezza il significato tecnologico e scientifico di quest’ultimo ennesimo successo dell’industria spaziale italiana, in particolare di Avio Spa, che da Colleferro (Roma) ci porta nello spazio confermando la sua capacità a livello continentale di affermarsi anche in situazioni quali l’attuale pandemia.

Arianespace dichiara che si è trattato della prima missione europea di “lancio condiviso” di più satelliti (SSMS: Small Spacecraft Mission Service), trattandosi di 53 satelliti appartenenti a 21 clienti di 13 Paesi. La stessa azienda afferma che il dispenser SSMS che ha posto in orbita i satelliti a quote differenti è stato sviluppato da Avio, con sede a Colleferro, prime contractor del lanciatore Vega.

“In quanto lanciatore leggero di nuova generazione” continua Arianespace “Vega si adatta perfettamente alle esigenze del mercato istituzionale e commerciale.” L’azienda francese sottolinea inoltre che le prestazioni e le versatilità dei lanciatori italiani Vega consentono di offrire le migliori soluzioni possibili per portare in orbita carichi utili di piccole e medie dimensioni per un’ampia gamma di missioni. È facilmente deducibile che ciò si deve primariamente al lanciatore Vega e al dispenser SSMS sviluppati da Avio Spa.

Il dispenser SSMS

I 53 satelliti rilasciati da Vega 16 – VV16 sono di due categorie:

  • 7 micro-satelliti del peso da 25 a 145 chili
  • 46 nano-satelliti del peso da 250 grammi a 7 chili

I primi sette satelliti sono stati rilasciati tra il 40° e il 52° minuto della missione, mentre i restanti 46 sono stati liberati in meno di tre minuti, 1 ora e 42 minuti dopo il decollo.

Gli scopi

I 53 satelliti forniranno dati relativi ai seguenti settori.

  • L’osservazione della Terra, con satelliti quali il canadese GHGSAT-C1 dedicato alla qualità dell’aria, o lo ION Satellite Carrier Lucas della la compagnia Planet.
  • Il monitoraggio delle navi: ESAIL è il primo microsatellite commerciale sviluppato per questo scopo nell’ambito del programma SAT-AIS dell’Agenzia spaziale europea.
  • Gli studi sull’intelligenza artificiale, che avverranno attraverso i 14 satelliti di Swarm Technology, start-up americana la cui mission è l’impiego dell’intelligenza artificiale in robot e computer.
  • La balistica, ad esempio attraverso il IXV Intermediate Experimental Vehicle.

In sintesi: osservazione della Terra, scienza, istruzione, difesa.

Una curiosità

Vega 16 conteneva anche OSM-1 CICERO, il primo satellite di Orbital Solutions Monaco, una start-up monegasca.