La soluzione: più bus, tram, bici e Mobike

Il presidente Gizip, Gruppo Imprenditori della Zona Industriale di Padova, Roberto Rovoletto ha convocato immediatamente il Consiglio direttivo dell’associazione con la questione parcheggi come unico punto all’ordine del giorno, dopo aver esaminato la proposta del Consorzio Zip sul tema parcheggi a pagamento nella Zona Industriale di Padova.

Unanimi i presenti nel ritenere che si tratti di un problema che dev’essere assolutamente affrontato, nell’interesse degli imprenditori e dei lavoratori della Zona Industriale di Padova in quanto l’attuale situazione di parcheggio selvaggio non è una soluzione. Ma non lo sarebbe, secondo Gizip, neppure una “tassa” imposta per coprire i costi di rifacimento e di gestione della segnaletica. Infatti la proposta del Consorzio Zip altro non è, almeno per il momento, che quella di regolarizzare con adatta segnaletica le banchine ora occupate dagli automobilisti. Si ricaverebbero 863 posti auto al costo di circa 220 mila euro, ovvero 255 euro per ogni stallo.

Si tratta, secondo Gizip, di una proposta tutta da studiare e approfondire, anche tenendo conto che si tratterebbe della prima zona Industriale d’Italia con parcheggi a pagamento. Gizip si è dichiarata comunque disponibile a presenziare o promuovere una comune partecipazione alle future iniziative che abbiano come tema lo sviluppo dell’intera Zona Industriale, purchè senza distinzione fra Zip Sud o Zip Nord.

Ma soprattutto, insiste Gizip, si tratta di lasciare la logica del contingente: la Zona Industriale di Padova deve entrare a pieno titolo nella mente delle istituzioni. Se si vuole che i lavoratori della Zip non parcheggino, è necessario incentivarli a scegliere altri mezzi, a cominciare dal bus 7, insufficiente per servire tutta la Zip e di cui vanno rivisti percorso e orari. Il metrotram dovrà avere tappe e percorso prioritarie nella Zip. Ma Gizip ha in mente soprattutto la svolta green. Secondo l’associazione vi sono almeno tre aree nella Zip che potrebbero essere convertite a parcheggio scambiatore sfruttando, in parallelo, l’uso della bici attraverso la nuova iniziativa che il comune ha messo in atto per l’acquisto di bici elettriche, oltre che incentivando i proprietari di immobili a dare ricarica a tutto il parco elettrico a buon mercato, se non gratis, e valutando la possibilità Mobike.

Infine la questione Zip Sud e Zip Nord. La prima è sempre “in serie A” perché gestita dal Consorzio Zip, la seconda è sempre “in serie B” perché gestita dal Comune. La conseguenza, sostiene Gizip, è sotto gli occhi di tutti: nella Zip Nord manca persino l’asfalto dai marciapiedi, tanto che un buontempone ne ha approfittato per farci l’orto.

 

Pietro Casetta – Ufficio stampa Gizip