ALTA VELOCITÀ PADOVA-BOLOGNA: SCENDE IN CAMPO IL GRUPPO IMPRENDITORI DELLA ZONA INDUSTRIALE DI PADOVA (GIZIP)

 

Roberto Rovoletto (Gizip): “Se siamo la locomotiva del Nordest vogliamo i binari” 

Padova: l’unico capoluogo escluso dall’Alta Velocità nel percorso che collega il sud col nord dell’Italia e l’Europa. Infatti, da Venezia a Salerno il solo tratto non abilitato all’Alta Velocità è il Padova-Bologna con i suoi 123 chilometri di linea ferroviaria.

Inaccettabile.

Specie quando il Nordest si appresta a ripartire dopo un’emergenza che ne ha paralizzato l’economia.

Ad affrontare la tematica Alta Velocità si è quindi inserito il Gruppo Imprenditori della Zona Industriale di Padova che in una riunione del Consiglio Direttivo, dati alla mano, ha analizzato la situazione. A cominciare dall’aspetto economico.

“Alibi economici non ce ne sono” ha dichiarato il presidente Roberto Rovoletto. “Il Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR) per rispondere agli obiettivi di riduzione delle emissioni inquinanti attraverso il passaggio da gomma a ferro prevede nuovi collegamenti ferroviari ad Alta Velocità con investimenti di quasi 5 miliardi di euro. Il Consiglio Direttivo di Gizip” ha concluso Rovoletto “ha quindi deciso di appoggiare qualsiasi iniziativa volta alla realizzazione dell’Alta Velocita fra Padova e Bologna, a cominciare dalla mozione presentata in questo senso da alcuni parlamentari”.

Paradossalmente, il dimezzamento dei tempi di percorrenza fra Padova e Bologna non è l’aspetto più importante. Fra gli altri aspetti vi è la generale messa in sicurezza della tratta, anche con l’eliminazione dei passaggi a livello che favorirà la fluidità di traffico di tutto il territorio. Da non dimenticare che la tratta collegherà in maniera finalmente efficiente e rapida la regione più turistica d’Italia, con particolare riguardo per l’area euganea, tutta da rilanciare.

Infine, l’opera porterà lavoro in un periodo in cui il lavoro serve come non mai e un vantaggio per tutto il Nordest.

Rovoletto ha concluso con una battuta: “Il Nordest produce 357 miliardi di euro di Pil. Siamo la locomotiva del Nordest? Allora dateci i binari!”

Pietro Casetta

Ufficio stampa Gizip

Gruppo Imprenditori della Zona Industriale di Padova

 

Il testo della mozione:

La Camera dei deputati

considerato che:

Il totale della rete ferroviaria italiana ad alta velocita attualmente in esercizio si estende per un totale di 1.647 chilometri;

La direttrice principale lungo cui si articola è la Salerno-Napoli-Milano-Torino, che a livello internazionale integra il Transeuropean Networks – Transport (TEN-T). Altre direttrici, ad oggi in gran parte in fase di progettazione, sono quelle che collegano Milano, Venezia e Terzo Valico, e quelle meridionali Napoli-Bari e Palermo-Messina-Catania;

La tratta Bologna-Padova è una delle principali linee ferroviarie d’Italia. Si inserisce nei percorsi di due corridoi Ten-T: il Baltico-Adriatico e il Mediterraneo collegando la città di Padova a Bologna, nodo di interscambio nazionale dei traffici diretti verso Nord/Sud ed Est/Ovest. Attraversa inoltre importanti città, quali Rovigo e Ferrara. La linea, classificata da Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), ente gestore della tratta, come linea “antenna” è stata potenziata per l’integrazione nella rete Alta Velocità/Alta Capacità, ma non costituisce un tratto ad Alta Velocità, è invece una linea elettrificata, a doppio binario, che si snoda per un percorso di 123 km con traffico passeggeri e merci;

La tratta Bologna-Padova costituisce uno snodo ferroviario fondamentale per collegare la città di Venezia con Bologna, Firenze, Roma e Napoli, percorso interamente abilitato all’Alta Velocità, compreso il tratto Padova-Venezia, fatta eccezione proprio per i 123 chilometri di ferrovia tra Bologna e Padova;

Padova e la sua provincia, contano circa un milione di abitanti residenti, ma gli utenti potenziali che beneficerebbero del passaggio all’alta velocità sono valutati in circa 5 milioni, in quanto la città è la porta di passaggio obbligata per l’accesso alla regione Veneto e alla regione Friuli Venezia Giulia. Venezia e Padova, nonché territorio compreso tra le due città, costituiscono un sistema metropolitano fondamentale, tuttavia Padova è l’unico capoluogo ad essere escluso dall’alta velocità nel percorso che collega il sud con il nord dell’Italia e l’Europa;

inoltre Padova e Bologna sono i due principali snodi logistici ed economici del nord est e quindi potenziarne il collegamento ferroviario con il passaggio all’alta velocità, oltre a consentire di utilizzare al meglio le potenzialità economiche, turistiche e culturali di queste aree, produrrebbe ricadute positive nell’ambito della mobilità e, conseguentemente, della qualità dell’ ambiente;

Nel Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR), in attuazione della proposta di Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio del 28 maggio 2020, COM (2020) 408 final, nella missione:” Infrastrutture per una mobilità sostenibile” (Scheda componente M3C1), per rispondere agli obiettivi di “Riduzione delle emissioni inquinanti attraverso il potenziamento del trasporto passeggeri e merci su ferrovia (passaggio da gomma a ferro” e ai fini dello “ Sviluppo della coesione territoriale / riduzione dei tempi di percorrenza” sono previsti nuovi collegamenti ferroviari ad Alta Velocità con un appostamento di 6,93 miliardi di euro;

il progetto è pienamente rispondente ai principi in base ai quali dovranno essere utilizzate le risorse del NGEU: investimento green, modalità alternativa di trasporto, natura economica, turistica, culturale e sociale dell’opera,

il passaggio all’alta velocità della linea Bologna-Padova, alla luce della sua estensione chilometrica, non comporta costa insostenibili, anche tenendo conto dello stanziamento di 5 miliardi di euro per lo sviluppo e il potenziamento delle principali direttrici ferroviarie, previsto dal contratto di programma 2017-2021 tra lo Stato e Rete Ferroviaria Italiana, approvato con decreto ministeriale del 9 maggio 2019;

va quindi colta come irripetibile l’occasione di rilancio economico che si offre alla Regione Veneto e a tutto il Nord Est d’Italia, ai cittadini e alle imprese ivi residenti in termini di generazione di Pil incrementale, di lavoro, di miglioramento della dotazione infrastrutturale, di ingresso a pieno titolo nelle grandi reti di collegamento europeo;

Impegna il governo

1)      a introdurre la realizzazione di un tratto ferroviario ad Alta Velocità che colleghi le città di Bologna e Padova tra i progetti finanziabili con il Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR),

2)      ad adottare le misure di competenza per inserire tale tratta nel contratto di programma con Rete Ferroviaria Italiana Spa.

 

Caon, Brunetta, Cortellazzo, Marin, Milanato,Baratto, Bond, Novelli, Savino Sandra, Pettarin, Zanettin