Padova Originale invita la S.V.

alla presentazione del libro di Pietro Casetta

Copertina del libro di Pietro Casetta su Piazza Insurrezione

(“Piazza dell’Insurrezione 28 aprile 1945 – Guida architettonica e artistica”, Tracciati Editore – Padova)

Mercoledì 6 novembre 2019 alle ore 15.30

Sala dei Convegni

Camera di Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura di Padova

 

Piazza Insurrezione – Padova

(Secondo piano)

 

 Interverranno:

l’Autore

l’arch. Giorgio Carli – Studio Carli–Moschino

l’arch. Roberto Righetto

_________________________________________________________

La manifestazione avviene nel quadro delle celebrazioni indette da Padova Originale per il

Centenario del Bauhaus

e continuerà in Piazza Insurrezione con una breve

visita guidata

alle principali opere architettoniche e artistiche in essa presenti

 

.

Per informazioni: padova@padovaoriginale.it – 349 320 86 40

_______________________

Piazza Insurrezione: la piazza più brutta e più fascista di Padova? Forse. Ma senza dubbio anche la più interessante.

Piaccia o no, i migliori architetti e artisti padovani del Ventesimo (e Ventunesimo) secolo si ritrovano, se non tutti la gran parte, proprio in questo luogo. Parliamo di Gino Peressutti, Francesco Mansutti e Gino Miozzo, Giulio Brunetta, Quirino De Giorgio, Renato Iscra, Giorgio Carli e Giorgio Moschino per gli architetti, Giuseppe Santomaso, Toni Benetton, Fulvio Pendini, Paolo Boldrin, Servilio Rizzato per gli artisti.

È quindi in virtù di questa piazza che si possono cogliere in maniera eclatante gli elementi di quel grande dibattito, presente anche a Padova, fra architettura monumentalista e architettura moderna, razionalista, e fra arte figurativa e arte astratta, informale. Un dibattito che ha infuocato buona parte del Novecento e che ancora non si è spento.

Altrettanto si deve dire per gli aspetti urbanistici. La disputa circa il destino di questo luogo, innescata nel 1921 con la decisione di realizzare la Piazza attraverso lo sventramento del quartiere Santa Lucia, non si è mai affievolita e continua il suo corso.

Fermarsi dunque ad osservare Piazza Insurrezione, purché senza pregiudizi e senza malintesi, può soltanto rivelarsi utile a chi non si accontenta di conoscere la storia di questa città e del nostro Paese, ma vuole anche capirla.