“IL SILENZIO AL NOSTRO ASSENSO ALLA PROPOSTA DELL’ASSESSORE VEZZARO È TOTALE”

 

È passata una settimana dal nostro precedente comunicato stampa inoltrato anche alle istituzioni, ma non abbiamo ricevuto nessun cenno anche se si tratta di un argomento che riempiva le pagine locali dei giorni scorsi e che oggi può trovare semplice soluzione. Perché?

Fin da quando siamo entrati in possesso dei terreni dei nostri avi abbiamo delegato Sergio, in pensione, ad occuparsi della loro gestione. Con la passione per l’orto e il tempo a disposizione è stata la persona ideale fino ad oggi. Oggi si ritrova senza la sua terra e senza essere riuscito neppure a “regalare” il nome di uno dei suoi nipoti, Tommaso, ad un fazzoletto di quei terreni da destinare alla tutela della fauna locale, che nel periodo di nascita di Tommaso “nasceva” con lui a Vegre.

Dopo più di un anno di trattative e promesse Sergio è entrato in difficoltà quando tali trattative e promesse hanno cominciato a formalizzarsi e quindi a coinvolgere anche noi proprietari. È un uomo alla vecchia maniera: per lui una promessa e una stretta di mano tra uomini valgono quanto un atto notarile, ma quando ha sottoposto a noi e ai suoi consulenti le proposte inviategli dal Comune sulla base degli accordi presi, è inciampato. Scopriva infatti che quello che “c’era scritto” sulle proposte non era quello che avevamo sigillato con la stretta di mano noi proprietari, l’allora Sindaco di Caldogno ora Assessore Marcello Vezzaro, il suo Segretario generale dr. Michelangelo Pellè, e il signor Mimmo Peruffo. Ciononostante Sergio ha combattuto tutta la primavera e l’estate per trovare un punto di accordo: ha fatto predisporre sei o sette diverse bozze di preliminare, alternative dichiarazioni di intenti, ipotesi di affitto e altre bozze di atti, sempre per accomodare le reticenze del Comune pur di raggiungere quel suo sogno. Niente. Il Comune nicchiava e poi, dopo le elezioni, dimezzava il prezzo.

Durante l’anno leggeva abbattuto e incredulo i giornali: riportavano che i proprietari a 7 euro al metro quadro non volevano vendere e il progetto Oasi saltava “per colpa loro”, minacciando addirittura un nuovo e ulteriore esproprio! Perché?

Ci ha chiesto di consentirgli, un ultimo tentativo di parlare per rispondere, anche lui pubblicamente, a quelle “offerte pubbliche” mediante comunicato stampa.

Niente. Nessuno lo ha fatto parlare, non ha potuto spiegarsi. Perché?

Nessuno ha ascoltato il suo grido: ”Ok signor Sindaco, a quei 7 euro mia moglie e i miei figli sono disponibili alla cessione!”. L’assessore Vezzaro via mail risponde con sollecitudine che “il prezzo di euro 3,47 è […] l’unico prezzo valido per il comune”, ma pubblicamente tace. Sui giornali solo un curioso silenzio. Perché? Il problema sarebbe risolto!

Non sappiamo più come dare il nostro assenso e consenso al prezzo pubblicizzato: abbiamo provato in tutti i modi per portare avanti questa trattativa, privatamente, oralmente, con numerose bozze contrattuali, via e-mail, sulla stampa, sui network… Non ci ascoltano, neppure ci fanno parlare sulle pagine dove discutono, fanno offerte e ci addebitano il fallimento dell’Oasi. Perché?

Ringraziamo Sergio per tutto quello che ha fatto e ringraziamo tutti i comitati e i cittadini che hanno sostenuto lui e l’Oasi: la Lipu, il “Gruppo Spontaneo promotori oasi di Vegre”, Rinalda, Carlo, per la loro vicinanza, Mimmo per la sua mediazione con il Sindaco, e tutti quelli che ci siamo dimenticati. Adesso con dispiacere togliamo questa delega e relativa responsabilità e peso a nonno Sergio, riprendendoci in carico la sorte di queste terre.

 

I proprietari dei terreni su cui avrebbe dovuto sorgere l’Oasi Tommaso:

Francesco Sandonà

Michela Sandonà

Maria Teresa Maule

 

 

Rassegna stampa

 

Giornale di Vicenza 28-08-2015: “L’OASI DI VEGRE AVRÀ UN FUTURO, PAROLA DI SINDACO” “La Regione stessa si è impegnata nel voler garantire il ripristino dell’area, i fondi ci sono e dunque nel giro di pochi mesi potremmo restituire […]”

 

Giornale di Vicenza 18-10-2015: “IL COMUNE PRONTO ALL’ESPROPRIO PER L’OASI VEGRE” “I fondi per l’acquisto dell’area di circa 3 ettari non sarebbero un problema” “abbiamo già in cassa circa 1 milione e 300 mila Euro su un totale di 9 milioni stanziati”; “La trattativa [per l’acquisto del terreni, ndr] ci sarà ma rispettando le leggi – conclude Vezzaro – altrimenti sarà inevitabile l’esproprio”.

 

Giornale di Vicenza 08-01-2016: LE SPECIE PROTETTE AVRANNO UNA CASA. AL VIA L’OASI VEGRE “È ora solo una questione di prezzo” precisa Vezzaro. “Le tabelle regionali stimano quel terreno sui 6-7 euro al metro quadrato, vedremo dunque di trovare un accordo il più presto possibile, ma ritengo che non dovrebbero esserci problemi. Sono piuttosto ottimista su questo.”

 

Giornale di Vicenza 09-03-2016: “IL FUTURO DELL’OASI DI VEGRE APPESO AI FONDI REGIONALI” “”Le somme necessarie, peraltro minime, per i lavori dell’oasi ci sono eccome, ferme però in attesa che i terreni vengano acquisiti dal Comune di Caldogno”; “Non è stato infatti ancora trovato un accordo con il proprietario dell’area, […] contrario alla cifra di 6 o 7 euro al metro quadrato proposta dal Comune di Caldogno”.

 

Giornale di Vicenza 05-10-2016: “TRAMONTA L’OASI DI VEGRE

MANCA L’INTESA SUL PREZZO” “Abbiamo fatto tutto quello che era possibile per recuperare l’area naturalistica ma, per problemi di natura economica con i proprietari dei terreni, non abbiamo potuto realizzare il progetto” sono state le parole del primo cittadino calidonense. Saltato l’accordo tra le parti dato che il privato aveva chiesto una cifra per metro quadro superiore a quella offerta. […] Spiega Ferronato: “Dispiace anche perché il denaro c’era e ora ritornerà alla Regione”.

 

Comunicato stampa del 23-11-2016: OASI DI VEGRE A CALDOGNO: PARLANO SERGIO SANDONÀ E I PROPRIETARI – “I proprietari: ‘Forse ci siamo sempre capiti male. A queste vostre condizioni [6 o 7 Euro al metro quadro, ndr] l’oasi si farà”

 

Rassegna aggiornata al 30-11-2016